Un caso di vero made in Italy
Oltre ad essere un marchio, è soprattutto quel particolare modo di fare le cose che il mondo ci invidia.
L’imprenditore è Domenico Guzzini, a capo della Fratelli Guzzini, una delle aziende più autorevoli nel campo della lavorazione dei materiali plastici, forse la prima a ottimizzare la tecnica bicomponente.
Il signor Guzzini, consapevole di quel che sa fare la sua azienda, durante la pandemia si era convinto che qualcosa di utile avrebbe dovuto e potuto fare per rendere più confortevole la qualità della nostra vita, del resto è questa la mission della sua azienda.
Protagonisti della storia sono: un imprenditore visionario, un’ impresa ben fornita di know how – quel saper fare che va dalla creatività artigianale alle più moderne tecnologie; un obiettivo da raggiungere (anche detto ‘sogno da realizzare’), un’ispirazione creativa. Ecco, questa è la storia di Eco Mask.
Il problema delle mascherine
Un nuovo gesto è entrato nella nostra quotidianità, e probabilmente ci accompagnerà per lungo tempo: quando usciamo di casa, dobbiamo indossare le mascherine. Ma se da una parte ci proteggono, dall’altra sono un rifiuto da smaltire. Guzzini riflette: “Si parla di circa novanta milioni di mascherine giornaliere da smaltire solo in Italia. Sono cifre enormi…Insostenibili…”. E con quello che Fratelli Guzzini sa fare, “Pensare, progettare e realizzare dispositivi di protezione individuale sicuri, ecosostenibili, comodi e con un’estetica accattivante era, per noi, un dovere verso i nostri clienti e verso il pianeta”.
Nasce il progetto
Detto e fatto. In pieno lockdown, Guzzini inizia il processo che porterà alla realizzazione di una nuova mascherina protettiva, sicura, eco sostenibile, perché riutilizzabile all’infinito. E invita lo studio Spalvieri&Del Ciotto a riflettere sullo sviluppo del prodotto. I designer, marito e moglie, vivono in quel momento un’esperienza privata che, raccontano, sarà d’ispirazione per questo progetto: la nascita del loro figlio, per il quale acquistano una serie di ciucci, realizzati con materiali particolari. Da questi oggetti per il bebè nasce l’idea di realizzare una mascherina in materiali plastici particolarmente performanti, in grado di ridurre la proliferazione batterica, e di offrire al tempo sicurezza e massimo comfort.
Eco Mask, a tempo di record
Nel giro di due mesi, lavorando in smartworking, grazie alle tecnologie a disposizione dello Studio di Design – una stampante 3D – e del reparto prototipazione dell’azienda, il progetto diventa un prodotto: Eco Mask, la mascherina facciale protettiva, riutilizzabile ed ecosostenibile, pesa solo 45 grammi e grazie alla morbida guarnizione anatomica, aderisce al volto e si adatta perfettamente a tutte le fisionomie, ed è indossabile per molte ore confortevolmente. La mascherina, realizzata in un ambiente opportunamente igienizzato, in assenza di germi e fonti di contaminazione, è prodotta con la tecnologia bicomponente: la guarnizione a contatto con il viso e i cinturini sono stampati in una particolare gomma termoplastica medicale, biocompatibile e priva di lattice, mentre il corpo, in materiale più rigido, è dotato di alloggio per l’ efficace filtro sostituibile, dura 1 giorno, in tessuto multistrato, con capacità filtrante >=95%. Eco Mask è un brevetto di Fratelli Guzzini, ha ottenuto la marcatura CE come dispositivo medico Classe I Tipo I (non sterile) conforme ai seguenti regolamenti/norme EN 14683 – ISO 10993 – Regolamento (UE) n.745/2017. Questa mascherina è riutilizzabile all’infinito grazie all’utilizzo di materiali plastici durevoli, di elevata qualità e facilmente sterilizzabili. L’intera mascherina può essere facilmente igienizzata in quattro diversi modi: può essere lavata sia a mano in acqua calda con detergente comune, sia in lavastoviglie – ciclo stoviglie a 70°C, può essere anche sanificata nel forno a microonde mediante buste per sterilizzazione a vapore (3 min – 800/900 W) o a freddo con l’uso di appositi disinfettanti liquidi o in compresse effervescenti acquistabili a parte e da utilizzare secondo le indicazioni fornite dal produttore.
La partnership con Legambiente
Il progetto di Guzzini può essere una risposta sostenibile alle preoccupazioni di Legambiente. “Noi stimiamo – dichiara Stefano Ciafarani, presidente dell’associazione ambientalista – che con il paese in piena attività potranno servire diverse decine di milioni di mascherine usa e getta al giorno con costi rilevanti per i cittadini e per l’ambiente. È per questo che sarà importante promuovere, laddove possibile, l’uso di mascherine riutilizzabili certificate. In questo modo si eviterà l’abuso di prodotti usa e getta, limitando anche il fenomeno del littering, l’abbandono dei dispositivi di protezione individuale, che si aggiunge a quello dei rifiuti più in generale, una piaga nazionale che stiamo monitorando con i nostri mille circoli locali”. Eco Mask di Guzzini concorre al sostegno delle iniziative di Legambiente in questo ambito, l’azienda destinerà una parte dei proventi della mascherina per far fronte all’emergenza ambientale che i dispositivi monouso senza dubbio causeranno.