Nielsen tira il bilancio di un anno di pubblicità: il mercato chiude il 2016 in crescita dell’1,7% sul 2015. Se si aggiungesse anche la stima sulla parte di web attualmente non monitorata – search e social -, il consuntivo archivierebbe il periodo con un +3,4. ”
Ma vediamo nel dettaglio i singoli mezzi:
la tv cresce del 4% a dicembre, chiudendo l’anno a +5,4.
la stampa resta negativa: quotidiani e periodici, nel singolo mese, si attestano rispettivamente a -8,4 e – 9,3%, segnando un – 6,7 e – 4% vs 2015
la radio continua a crescere: il dato di dicembre (+15%) porta la raccolta complessiva, nei 12 mesi, a +2,3 per cento.
il cinema nei 12 mesi segna un +6,9%
ottimo l’andamento della GoTv (schermi in luoghi di grande passaggio) porta a +3,4% il confronto con il 2015.
il transit (pubblicità dinamica) ritrova il segno ‘più’ a dicembre, ma rimane negativo nel periodo cumulato ( -2,6%)
l’outdoor chiude l’anno a -4,3 per cento.
l’web adv sale del 7,5 per cento
Chi fa più pubblicità?
Crescono le telecomunicazioni (+4,8%), la distribuzione (+11,2%) e i farmaceutici/sanitari (+7,7%). Tra gli altri settori che contribuiscono alla crescita, si segnalano, le automobili (+5,9%), l’industria/edilizia (+38,4), il tempo libero (+16,9) e le abitazioni (+6,3). Calano la finanza (-14%) e l’abbigliamento (-5,9%).
Pubblicità e mobile: un binomio vincente
Dati preziosi sono quelli dell’Osservatorio Mobile B2c Strategy della School of Management del Politecnico di Milano.Gli investimenti adv su piattaforma mobile – smartphone e, marginalmente, tablet – nel 2016 crescono a doppia cifra (+53%) e toccano 715 milioni di euro.
La multicanalità, la sinergia di più mezzi, la conoscenza sempre più approfondita delle potenzialità dei mezzi a disposizione, portano le aziende a costruire una pianificazione sempre più efficace e, in alcuni casi, anche con un saving di costi che può rivelarsi importante.