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Fuorisalone 2019: The “HUMAN SPACES”

È stato ancora una volta l’evento più atteso fra quelli del Fuorisalone. Parliamo di  “Human Spaces”, andato in scena nel cortile della Università statale di Milano – Ca’Granda – in centro città, e nell’Orto Botanico dell’ateneo, a Brera. Un appuntamento atteso e ambito per il livello degli attori coinvolti, per la qualità delle installazioni e dello spettacolo in generale, per la suggestiva location, il cortile settecentesco della Ca’Granda, edificio rinascimentale voluto dal Duca di Milano Francesco Sforza. Oggi l’edificio è sede dell’ Università degli Studi di Milano, nota anche come ‘Statale’, fondata nel 1923, la più grande istituzione universitaria milanese e della Lombardia.

Il tema per il 2019 della mostra-evento organizzata dalla rivista Interni, prende spunto da una affermazione: “La vita è più importante dell’architettura” del famoso architetto Oscar Niemeyer. il magazine, diretto da Gilda Bojardi, per interpretare il concetto di spazio umano ha chiamato protagonisti italiani del progetto, designer e architetti internazionali, che si sono misurati con opere  che spaziano dagli arredi alla mobilità urbana, dall’ambiente naturale, marino e terrestre, ai macro-sistemi produttivi, come quello virtuoso dell’economia circolare.

In collaborazione con aziende, multinazionali, start-up e istituzioni sono state realizzate per la mostra più di trenta installazioni, focalizzate sui temi dell’ economia circolare, riuso dei materiali e impiego di materiali innovative, ma anche sull’impiego del legno, che da sempre ha un ruolo di primo piano nelle proposte che animano i cortili della Statale.

Particolarmente esplicativa l’installazione posta nel prato del cortile centrale, una enorme scritta composta da due tonnellate di tappi di plastica modellati in sacchi di reti e gabbioni a formare la scritta HELP, ben visibile dall’alto del loggiato superiore. Ideata dall’artista Maria Cristina Finucci, l’installazione è stata promossa dall’Università Roma Tre con la collaborazione di Caritas, e rappresenta un monito a frenare il disastro ambientale che mina la salute del mare.

Fra le installazioni, ha avuto particolarmente successo “Once Upon a Time” creata da Fabio Novembre per il brand del bedding PerDormire. Un letto dalle dimensioni eccezionali, 21 metri, colorato con i colori dell’amore – vari toni di rosso – che in un gioco di luci e suoni è il punto focale di un’ambientazione onirica di grande impatto. Ha commentato il designer Fabio. 

Novembre:

Ho scelto di scrivere una nuova fiaba in cui un lungo letto permettesse ai buoni e ai cattivi di tutte le storie del mondo di riavvicinarsi, mescolarsi e abbattere finalmente quelle barriere di manicheismo che mi fanno sempre più paura. Il contorno delle cose è più sfumato di quanto si possa immaginare… come le dimensioni di un letto. Fate bei sogni”.

Once Upon a Time ha attirato l’attenzione di molti visitatori.