Anche se sono sempre di più i fortunati che partono in questo mese per le vacanze, ammettiamolo, settembre è il mese del “back to work”. Anche se lo diciamo in inglese, la sostanza non cambia. E a ben guardare, in momenti in cui un lavoro non è proprio scontato, avere un posto (di lavoro) dove tornare è comunque una prospettiva positiva.
Ritorno al lavoro, a scuola, a casa: “la vacation blues”
Se per “lavoro” consideriamo la condizione contraria alla vacanza, lo stress da rientro riguarda chiunque torni da un periodo di svago e riposo. Chi soffre di sindrome da rientro accusa un malessere generale, con sintomi quali ansia, insonnia, nervosismo, cambi di umore repentino. Si sente a disagio, fisicamente spossato, psicologicamente non pronto ad affrontare le responsabilità che il lavoro impone. Insomma, possiamo essere colpiti da un attacco di “vacation blues” per dirla con gli anglofoni.
C’è anche chi non teme lo stress da rientro
Questo malessere è, di fatto, una sindrome da stress riconosciuta clinicamente. Che però non riguarda tutti. Infatti, ne sono colpiti molto raramente gli ottimisti, coloro che amano il proprio lavoro, o quelli che non avendo particolare passione per l’attività che svolgono, si trovano a esercitarla in ambienti accoglienti, con colleghi cordiali e superiori illuminati. Queste categorie, non molto diffuse, rischiano addirittura di provare un certo piacere nel rientrare in ufficio. Di stress da rientro non soffrono coloro che, reduci da una lunga vacanza forzata (più nota come ‘disoccupazione‘), in questo periodo un lavoro lo trovano. Naturalmente abbiamo voluto scherzare sull’argomento, il disturbo esiste davvero e merita considerazione adeguata. Dunque, per tutti i soggetti che si sentono a rischio di una crisi da “vacation blues” ecco alcuni consigli. Uno su tutti, che vale sempre: usare il buon senso.
Nella moltitudine delle raccomandazioni che si trovano in rete, dispensate da istituti di formazione e trainer, abbiamo scelto quelli “professionali” del polo sanitario San Raffaele:
Dormire bene, evitando di ridurre drasticamente le ore di riposo adottate in vacanza.
Ritornare gradualmente alla quotidianità, rientrando dalle vacanze qualche giorno prima del rientro al lavoro.
Fare movimento, mantenendo eventuali abitudini vacanziere. Il movimento aiuta a diminuire lo stress.
Mangiare correttamente, con una dieta equilibrata assumendo carboidrati, frutta e verdura.
Stare alla luce del sole, per quanto possibile, ad esempio passando la pausa pranzo all’aria aperta.
Fare delle pause di almeno 15 minuti ogni due ore per riattivare la circolazione e riposare gli occhi.