La rivoluzione digitale viaggia a una bella velocità. Il periodo di pandemia e le particolari condizioni della nuova quotidianità hanno accelerato drasticamente questa trasformazione; compiacenti o riluttanti, per gran parte delle nostre attività abbiamo fatto ricorso alla tecnologia virtuale, e non solo per acquistare. On line abbiamo lavorato, assistito a lezioni scolastiche, seguito corsi di formazione, visitato musei e visto esibizioni, contattato medici, ‘frequentato’ amici e parenti. E, nel caso delle agenzie di comunicazione come la nostra, online abbiamo organizzato conferenze stampa. Tutti abbiamo sperimentato quanto questa tecnologia sia utile, comoda, ma anche potenzialmente pericolosa.
Come si svilupperà il mondo digitale?
Su quali basi e con quali regole avverrà la trasformazione? Esperti e addetti ai lavori, ora si focalizzano sulla necessità, divenuta improrogabile, di tracciare regole e linee di sviluppo entro le quali gestire l’evoluzione digitale, per assicurare una transizione ‘a beneficio dell’intero Paese’. Con questo intento è nata ‘Federazione Digitale’, fondata da due organizzazioni di riferimento del settore. Si tratta infatti di Netcomm, il Consorzio del Commercio Digitale Italiano, e IAB Italia Interactive Advertising Bureau, filiale italiana della più importante associazione mondiale nel settore della pubblicità digitale, e del mercato della comunicazione online. A poco più di un anno dalla sua fondazione (marzo 2019) il sodalizio ha presentato il suo Manifesto programmatico.
Manifesto del Rinascimento Digitale
Secondo gli esperti di Federazione Digitale, per assicurare una trasformazione armoniosa e totalmente benefica per la Società, bisogna che tutti gli interessati – imprese, associazioni, Istituzioni, media, privati cittadini – collaborino e si confrontino per definire obiettivi e linee guida di uno sviluppo sostenibile ed etico del mondo digitale. Troppo rischiosa, infatti, sarebbe una evoluzione fuori controllo di questa tecnologia: un diverso livello di digitalizzazione crea disuguaglianza sociale, economica, culturale. E ha già dato ampiamente prova, con i social ad esempio, del suo potere disumanizzante e alienante. Perciò, è importante coniugare il digitale con una dimensione più a misura d’uomo: un Rinascimento digitale, come è stato definito propriamente da Federazione Digitale, che nel suo Manifesto ne ha tracciato le linee programmatiche.
Strumento di inclusione sociale e progresso
Il digitale deve diventare principalmente strumento di inclusione sociale e “volàno per il progresso economico del nostro Paese” ha dichiarato Roberto Liscia presidente di Netcomm e di Federazione Digitale. E i comandamenti del Manifesto convergono su questi obiettivi. Eccone una sintesi: utilizzo intelligente e sistematico dei big data, smart working, e-learning, e-government, commercio e pagamenti digitali, sistemi di regolamentazione del digitale. In questa straordinaria trasformazione del mondo che viviamo, cruciale sarà il ruolo giocato dalla, formazione e informazione di ognuno.