Giornata mondiale dell’ambiente, “#BeatPlasticPollution” per sconfiggere l’inquinamento da Plastica
Cosa si celebra nella giornata mondiale per l’ambiente? Forse celebrare non è il termine più adatto, comunque, come in altre giornate dedicate a temi globali – i diritti civili, violenza sulle donne – ci si focalizza sul problema, si fanno bilanci su quanto è stato fatto e quanto c’è ancora da fare, si organizzano eventi e si presentano studi e ricerche.
Nel 2018 la giornata è dedicata all’inquinamento provocato dalle plastiche, una vera montagna di rifiuti che rimangono per molti decenni nell’ambiente. In particolare sotto accusa sono i rifiuti che finiscono negli oceani, ogni anno messi a “dura prova” da milioni e milioni di pezzi di plastica che devastano l’ecosistema marino.
Per avere un’idea del problema a casa nostra, sono indicativi i dati dell’indagine “Beach Litter 2018” di Legambiente, che ha monitorato 78 spiagge italiane. Su un’area complessiva di 416.850 mq (pari a circa 60 campi di calcio), sono stati rinvenuti 48.388 rifiuti, una media di 620 pezzi ogni 100 metri lineari di spiaggia, 6,2 per ogni metro. Sul totale trovato, l’80% è plastica.
I rifiuti “spiaggiati” hanno origine comune nella cattiva gestione della raccolta a monte, alla quale noi, privati cittadini dovremmo contribuire con meno entusiasmo.
Troppo spesso, infatti, abbandoniamo per strada, sulla spiaggia e dove capita, bottiglie, accendini, packaging alimentare e quant’altro, evitando con superficialità di smaltire correttamente il nostro “usato”. Dunque l’hashtag “#beatplasticpollution”, “sconfiggiamo l’inquinamento delle plastiche”, lanciato dall’Organizzazione per le Nazioni Unite è un invito rivolto principalmente a noi, cittadini abitanti di una unica Terra. Infatti, secondo Legambiente, riguardo all’indagine sopracitata, un rifiuto inquinante su dieci è molto probabilmente legato a scorrette abitudini, come quella di gettare nel wc cotton fioc, blister di medicinali, e altri oggetti.
Come sono composti i rifiuti spiaggiati? Per il 20% sono bottiglie, compresi tappi e anelli, stoviglie usa e getta, bicchieri, cannucce, posate e piatti; il 7,8% è costituito da cotton fioc, uno ogni due metri; il
7,7%: sono pezzi di polistirolo, da 2.5 a 50 cm.
L’Organizzazione per le Nazioni Unite, promotore della giornata per l’ambiente dal 1972, oltre a richiamare l’attenzione di tutti a un comportamento consapevole, lancia un invito: se non lo riusi, rifiuta.